Residenza lager per disabili, operazione Gdf a Palermo

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“Gli ospiti del centro sono sottoposti a un regime di vita che non è eccessivo definire contrario al principio di umanità” e “scontano quotidianamente la pena della loro disabilità con il loro essere sottoposti a torture sistematiche che aggravano la loro condizione mentale e ne devastano il corpo”.

E’ quanto scrive nero su bianco il gip di Termini Imerese nell’ordinanza che dispone 35 misure cautelari, eseguite dai finanzieri del Comando provinciale di Palermo, a carico di altrettanti indagati, accusati a vario titolo, di tortura, maltrattamenti, sequestro di persona, corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione e frode nelle pubbliche forniture.

Con lo stesso provvedimento, il gip ha disposto il sequestro preventivo di una Onlus, che, in regime di convenzione con l’Asp di Palermo, forniva servizi di riabilitazione ‘a ciclo continuo’ in favore di 23 pazienti con gravi disabilità fisiche e psichiche, e di beni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 6,7 milioni di euro. 

Nella residenza lager i disabili sarebbero stati picchiati, segregati e rinchiusi per ore nella cosiddetta ‘stanza relax’, un locale vuoto e privo di servizi igienici, in cui sarebbero rimasti senza acqua e cibo.

La chiamavano la ‘stanza relax’, un locale di pochi metri quadrati completamente vuoto e privo di servizi igienici in cui i disabili venivano rinchiusi per ore. Al buio e senza assistenza, mentre imploravano di uscire, supplicando per avere dell’acqua o del cibo e dovendo espletare i propri bisogni fisiologici sul pavimento. A scoprire l’orrore tra le mura di una onlus che in regime di convenzione con l’Azienda sanitaria provinciale di Palermo forniva servizi di riabilitazione a ciclo continuo a 23 pazienti con gravi disabilità fisiche e psichiche, sono stati i finanzieri del Comando provinciale. Trentacinque le misure cautelari eseguite a carico di altrettanti indagati accusati, a vario titolo, dei reati di tortura, maltrattamenti, sequestro di persona, corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione e frode nelle pubbliche forniture. 

“Senza alcuno scrupolo per la condizione di fragilità psico-fisica degli ospiti, tutti affetti da gravi disabilità intellettive e psichiatriche – spiegano le Fiamme gialle -, il personale della struttura ricorreva sistematicamente all’inflizione di punizioni”. Costretti a digiunare, picchiati con calci e schiaffi, strattonati e umiliati con offese gratuite e denigranti. Il personale della struttura avrebbe anche sottoposto quotidianamente i pazienti a “gravose e immotivate limitazioni della propria libertà personale” rinchiudendoli, sia di giorno che di notte, per diverse ore nella ‘stanza relax’, senza acqua e cibo e al buio.

Le indagini avrebbero, inoltre, fatto emergere “l’arbitraria e massiccia somministrazione” di terapie farmacologiche agli ospiti disabili della struttura, “non giustificata da ragioni medico-sanitarie, ma dalla precipua volontà degli operatori di mantenere sedati i pazienti riducendo l’impegno e il rischio di potenziali complicazioni nel corso dei loro turni di lavoro”.

Centro lager per disabili, tra indagati anche funzionario Asp

Per gli investigatori delle Fiamme gialle avrebbe “asservito stabilmente la propria funzione agli interessi economici dell’associazione”, ottenendo quale contropartita l’assunzione di figlio e nuora. C’è anche un funzionario dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo tra i 35 destinatari delle misure cautelari emesse dal gip di Termini Imerese su richiesta della locale Procura nell’ambito dell’operazione denominata ‘Relax’, con cui i finanzieri del Comando provinciale di Palermo hanno fatto luce sui maltrattamenti e le torture a cui erano sottoposti 23 pazienti con gravi disabilità fisiche e psichiche in una struttura gestita da una onlus che, in regime di convenzione con l’Asp del capoluogo siciliano, forniva servizi di riabilitazione a ciclo continuo. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di tortura, maltrattamenti, sequestro di persona, corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione e frode nelle pubbliche forniture.

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